Madainn mhath!
Oggi torna una piccola edizione itinerante: vi scrivo mentre io e le mie occhiaie siamo in viaggio verso La Mecca del whisky torbato, Islay, per un piccolo viaggio di lavoro (su cui spammerò molto a tempo debito ovviamente). Questa è la mia prima volta sull’isola “fuori stagione”, ovvero non durante il Fèis Ìle, festival in cui il whisky scorre a fiumi e la popolazione sull’isola passa da circa 3000 persone a un sobrio 20,000. Due ritmi e atmosfere diverse e non vedo l’ora di atterrare al piccolo areoporto a ovest dell’isola.
Parlando di Fèis, e di luoghi remoti, ho pensato che questa settimana voglio scrivere un po’ di Gaelico e di come lo si vive nella vita di tutti i giorni. Mi raccomando, sciroppo per la gola alla mano, e iniziamo!
📹 Seguimi su Tik Tok per altri contenuti sulla Scozia e il mondo del whisky
Un panorama variopinto
Per chi non è mai stato in Scozia, i primi giorni sono sempre abbastanza traumatici, linguisticamente parlando. Soprattutto se si inizia da Glasgow. Tutto l’inglese che hai passato 10 anni ad imparare ti pare istantaneamente utile come un pettine da calvizie.
Per fortuna però, dopo qualche settimana di full immersion, si possono cominciare ad avere delle conversarzioni comprensibili con chi parla con la cadenza locale. Studiando, lavorando, viaggiando e trasferendomi un po’ in giro mi sono resa conto che la Scozia, linguisticamente parlando, è molto più complessa di quanto mi aspettassi. Dalle varie sfumature di inglese parlato con accenti vividi, dalle R vibranti, allo Scots e il Dorico…la lingua più lontana e incomprensibile di tutte a orecchie non allenate però, è lui: il Gaelico Scozzese.
Dove? Come? Quando?
La mia esperienza con questa lingua è purtroppo molto limitata: tanto studio sul whisky, un piccolo flirt con Duolingo per poi realizzare che al mio cervello servirebbe un percorso più strutturato per imparare qualcosa, e le conversazioni con colleghi e compagni/e di rugby che vengono dalle isole o da paesi in zone più remote. Quindi non so moltissimo ma trovo che sia un aspetto affascinante della vita qui…quindi, iniziamo con una breve parentesi storica.
Il gaelico è una lingua celtica che venne portata in Scozia dall’Irlanda circa 1500 anni fa.
Fino al 1200 circa era una delle lingue più parlate nel paese (solo Caithness e le isole a nord tra cui Orcadi e Shetland, dove la lingua principale era il norreno).
Dal diciassettesimo secolo in poi però la forza del gaelico si è andata perdendo, soprattutto a causa di un’attiva campagna da parte del governo britannico per eradicare questa lingua dalle Highlands. Attraverso i periodi delle clearances (sfratti sforzati in cui i proprietari terrier decisero di trasformare vaste aree di terreno un tempo coltivate da piccoli agricoltori in pascoli di pecore, per trarne maggior profitto), e emigrazioni causate da crisi economiche, il gaelico è andato via via perdendo il suo ruolo nella vita quotidiana.

Un ulteriore declino si è avuto a partire dagli anni 80, e oggi il gaelico scozzese è a rischio di estinzione. Anche per questo però, negli ultimi anni si sono messi in atto programmi, sforzi e iniziative per cercare di riportare questa lingua così importante a livello culturale nelle classi e nell’uso quotidiano.
Politiche e educazione
Sono i luoghi a dirci dove il gaelico ha avuto, e ha ancora un ruolo importante.
Verso la fine del 20simo secolo, attraverso le Highlands e le isole, sono stati introdotti cartelli stradali bilingui, quindi se vi trovate nella regione vedrete che la maggior parte delle indicazioni portano sia i nomi anglicizzati che gli originali in gaelico.
Quindi Inbhir Nis diventa Inverness, Portree (su Skye) viene da Port Rìgh, e Fort William da An Gearasdan (o guarnigione).
Se siete in macchina, potete perdervi nei suoni della lingua gaelica mentre guidate: sintonizzatevi su BBC Radio nan Gàidheal per un’overdose di musica tradizionale, sport e una buona dose di quello che potremo definire ‘graziosi scatarramenti’ (ch si pronuncia in maniera molto simile all’ ich tedesco).
Così per darvi un’idea, vi lascio un assaggio con i bravissimi Mànran:
La BBC ha anche un canale in gaelico, chiamato BBC Alba (Alba è il nome gaelico per la Scozia). Nelle loro stazioni radiotelevisive-redazioni qui ad Inverness e in qualche altro luogo spesso ai giornalisti chiedono anche fluenza nel gaelico.
In alcune famiglie in parti abbastanza remote delle Highlands (e le nelle ebridi esterne), il gaelico è ancora la lingua quotidiana, soprattutto delle generazioni dei nonni ancora in giro, ma purtroppo si sta facendo sempre meno frequente trovare qualcuno che lo parli come prima lingua.

D’altra parte vi è in corso un Gaelic Revival modesto ma importante in corso al giorno d’oggi: sempre più si cerca di promuovere la Gaelic Medium education, ovvero scuole in cui l’insegnamento viene svolto in gaelico. Diverse scuole a Inverness e nelle Highlands hanno programmi di questo tipo dall’asilo, alle elementari e fino alla scuola secondaria. Purtroppo un grosso problema oggi è topovare gli insegnanti per poter contunuare a proporre questi programmi, così come la scarsità dei fondi e la discontinuità didattica.
All’interno dell’Highland Council, vengono anche usate spesso comunicazioni ufficiali in gaelico, e credo la maggior parte della documentazione debba essere redatta in entrambe le lingue. Ogni tanto al lavoro mi arrivano email di questo tipo, che mandano un po’ il cervello in brodo se già sei preso da mille scadenze:
Forse il modo in cui la cultura e la lingua prendono forma più concreta sono le arti: e queste vengono celebrate in una miriade di eventi.
Innanzitutto a partire dai Mòd, veri e propri festival in cui si svolgono varie competizioni di canto, danza e strumenti musicali tipici come cornamuse, arpe e violini.
E ovviamente, se amate il whisky, la maggior parte dei nomi di Scotch vengono dal gaelico!
Parole utili
Qui c’è un piccolissimo glossario di parole e termini che possono tornare utili.
Solo un piccolo cenno alle regole di pronuncia (qui trovate un bel sito con anche le registrazioni se l’idea vi manda in scimmia)
MH o BH, seguiti si leggono V
Mhairi (nome proprio) = “Vari”
Dealbh (immagine) = “Gialav”
DH si legge come un gh, una g aspirata se davanti A,O o U. Invece con I e E diventa molto simile al LL in francese. Guardatevi il video al link perchè è più difficile da spiegare a parole che sentirne il suono!
FH, in cui la F è muta, (Django docet)
TH si pronuncia come H aspirata
Le C a inizio parola sono dure, pronunciate come “K”.
Se volete approfondire andate su quel bel sito oppure, se masticate un po’ di inglese, lo Scottish Gaelic è tra le lingue disponibili su Duolingo!
E non preoccupatevi se sembrano tante regole. Il Gaelico è bellissimo ma è anche un gran casino e i miei primi esperimenti a pronunciarlo sono andati più o meno così:
Un po’ di geografia
Iniziamo con un po’ di parole che troverete spesso nei nomi di luoghi e whisky:
Glen = Valle
Inver o Inbhir = è letteralmente la ‘bocca del fiume’, lo troverete in località presso una foce, davanti al nome del fiume (Inverness=bocca del fiume Ness, Inverurie=bocca del fiume Urie, in questo caso dove si immette in un’altro fiume).
Aber = come sopra, vedi Aberfeldy o Aberlour (che con Lour-Labhar significa ‘foce del fiume che gorgoglia).
Ben o Beinn = abbiamo parlato di montagne proprio qualche settimana fa e se leggete Ben da qualche parte vuol dire che c’è una bella salita da fare, infatti signinfica ‘montagna’ o una collina molto alta (oppure come mia nonna chiama il mio ragazzo che, spoiler, non si chiama Ben).
Dubh = si trova spesso in zone boschive o con una storia particolare, e significa ‘nero’.
Stac = è un precipizio molto ripido (vedi posti come Stac Pollaidh, qui sotto) quindi attenzione a dove mettete i piedi!
Càrn = come la montagna di Carn Gorm: è usato per indicare una collina o una costruzione di pietre ammassate l’una sull’altra.
Tra l’utile e il dilettevole
Alcune parole che potrete trovare nell’uso di tutti i giorni.
Ceilidh = una festa danzante, con musica tradizionale e balli di gruppo. Non perdete l’occasione di partecipare a un Ceilidh se siete in Scozia. Che siano in un pub, all’aperto o a un matrimonio, è una delle tradizioni più belle ancora in uso.
Cabar/Caber = un tronco di dimensioni considerevoli che gli Scozzesi si divertono a far girare in aria come una trottola. Vedi la puntata precedente sulgli Highland Games.
Uisge Beatha = letteralmente “acqua della vita”, è la parola da cui deriva “whisky”
Fàilte = per darvi un caldo “benvenuto”.
Samhain = Letteralmente significa ‘fine dell’estate’, è la tradizionale festa celtica per celebrare la fine del raccolto. Tra fuochi, costumi per tenere lontano gli spiriti da cui deriva il nostro Halloween.
Sláinte Mhath = me lo pronunciate come slange vah, questo lo usate per brindare alla salute di qualcuno, possibilmete con un buon whisky nel bicchiere!
Madainn mhath! = ovvero, buongiorno!
Consiglio della settimana
🎼 Oltre ai Mànran, che ho linkato sopra, potete divertirvi ad ascoltare musica in gaelico con altri artisti come Julie Fowlis (quella che ha cantato le musiche in The Brave) o i Runrig.
Buona domenica e, come sempre,
Sláinte!