Ciao amic* di città laggiù,
Quassù è finalmente tornato il meteo scozzese (pioggia intermittente, sole, pioggia, vento, sole e caldo e repeat) dopo un mese molto molto bello, molto molto secco, e un pizzico pericoloso.
Come avevo accennato nello scorso dispaccio, è stata la primavera più secca degli ultimi 60 anni. Ma, se ai più la parola Scozia rievoca climi umidi e uggiosi, ci sarà un motivo. Questa terra non è fatta per un clima caldo e arido, e questi periodi senza pioggia sono pericolosi in quanto si alza moltissimo il rischio di incendi.
Solo settimana scorsa si sono visti gli effetti di questa ondata secca: c’è voluta una settimana (e l’arrivo della pioggia) ai vigili del fuoco della zona per estinguere un incendio nella foresta di Culbin, a est di Inverness. * Si è scoperto poi che è tutto partito da un gruppo di campeggiatori…quindi state sempre attenti alle segnalazioni dello Scottish Fire and Rescue Service (di solito li pubblicano sul loro sito o su X) se siete qui in vacanza!
Quindi, quando la pioggia ha iniziato a cadere sulle Highlands venerdì scorso (giusto in tempo per rovinare il falò a casa di amici), si è sentito un po’ un sospiro di sollievo da tutta la vegetazione attorno. E anche io, per la prima volta in tanto tempo, mi sono ritrovata a sognare di un pomeriggio passato a casa mentre fuori il temporale imperversa, con un libro e un tè caldo. Non scherzo quando dico che, invece del mio solito video di caminetto e musica in Loop su Youtube, questo dispaccio è stato inizialmente accompagnato da questo sottofondo sulla mia TV:
E poi dal Roland Garros, che è sempre bello vedere gli italiani andare forti!
Pioggia, liquidi, estate…con una settimana così, non potevo non parlare della bevanda nazionale scozzese…e no, non mi riferisco al whisky!
Vai con la sigla!
(Che a questo giro è un po’ meno scozzese, ma sempre tematica)
* Per altro, Culbin era, fino al 1694, un villaggio, che fu poi inghiottito da uno spostamento delle dune nella zona. è una storia molto interessante e magari un papabile approfondimento per un futuro dispaccio?
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Bevande fantastiche e dove trovarle
Avete mai visto qualcuno insultare un unicorno per raccoglierne le lacrime e farne una bibita? O pensato di mungere il mostro di Loch Ness?
In Scozia, ovviamente, tutto può succedere. E questa è l’ultima trovata di marketing della più popolare bevanda su suolo scozzese: IRN BRU.
Questa arancionissima bibita è in giro dal 1901, nata come alternativa analcolica alla birra a causa dell’alto consumo di pinte da parte degli operai a Glasgow. Inizialmente veniva venduta sotto il nome di “Iron Brew” (bevanda di ferro) ma nel ‘47 dovette cambiare nome a causa di un cambio di legge che richiedeva alle bevande di rispecchiare il proprio nome alla lettera.
Si tratta di una bevanda abbastanza particolare, a metà strada tra un crodino e una red bull, con un gusto molto distintivo (ancor più del colore).
C’è chi la ama, c’è chi la odia, è uno di quei prodotti divisivi per molti versi. Qui è in generale molto amata, tanto che la Scozia è uno dei pochi paesi (si diceva l’unico ma è un po’ una bufala) in cui la Coca Cola non è la bevanda più venduta. Nel Regno Unito in generale, è la terza bevanda per popolarità, dopo Coca Cola e Pepsi. Cosa abbastanza sorprendente dato il sapore molto particolare!
Io sono uno dei rari casi a metà strada — sì la posso bere, ma il gusto è talmente dolce, ma dolce chimico, e frizzante che per me un paio di sorsi vanno bene. Potendo scegliere, non è la mia bevanda preferita, perché è davvero un gusto molto sintetico, e penso che sia dovuto ad avere un palato da “italiana media”.
I britannici in generale sembrano avere una necessità di zuccheri ben più elevata, quindi sia nei dolci, snack e nelle bevande il livello di dolce (appunto, dolce sintetico e non dolce da frutta) è tanto tanto più alto. Preferisco tenermi i punti di indice glicemico per dessert e cioccolato.
C’è chi invece, di questa bevanda, ne fa quasi un’ossessione.
Mi ricordo ancora uno dei “temi caldi” in programma nelle due settimane in cui ho fatto da runner per un programma su STV (uno dei principali canali TV locali). Uno di quei programmi con un divano da una parte e una cucina dall’altra, dove c’era cibo insieme a notizie abbastanza leggere, con ospiti di vario tipo.
Uno di loro era un attivista…per lo zucchero. Ovvero - nel 2018 IRN BRU ha cambiato la ricetta della bevanda per ridurre il contenuto di zucchero, in risposta a vari studi sull’incidenza dell’obesità in Scozia. E in generale, sui danni per la salute. Anche se non si sono viste proteste in strada, non sono stati in pochi ad esprimersi contro questa decisione. E uno degli ospiti era appunto un ragazzo che chiedeva alla compagnia che produce IRN BRU di ritornare sui suoi passi. Quando c’è la passione.
Comunque, AG Barr (la compagnia produttrice) non ha cambiato idea. Ma ne hanno approfittato: pochi anni dopo infatti hanno fatto uscire IRN BRU 1901, in bottiglietta di vetro (tipo quella della coca cola, dal sapore vintage) con la ricetta originale.
Anzi, non paghi di questo hanno fatto uscire una serie di altre edizioni: una versione sugar free, una EXTRA (ovvero la sua versione della Coca-cola Zero, con un contenuto calorico inferiore) e infine PWR BRU, il loro energy drink.
Ogni tanto, se ne escono con delle edizioni speciali limitate. Ed arriviamo ad oggi, a noi e a cosa centra con questa newsletter una persona particolarmente maleducata nei confronti della fauna selvaggia e mitologica.
Premessa: l’unicorno è l’animale nazionale scozzese. Un po’ come per noi il lupo, reali allo stesso modo.
Questa edizione a me sa un po’ meno di dolce stucchevole all’ennesima potenza. E sempre molto dolce, ma posso dirvi che le lacrime d'unicorno in realtà sanno di….additivo al rabarbaro!
E poi, non poteva mancare in queste edizioni “leggendarie”, il mostro di Loch Ness, la cui mungitura diventa tradizione famigliare in questa pubblicità:
Avete presente quei braccialetti che andavano tanto negli anni 90, fatti di perline che erano in realtà caramelle? Nessie’s Nectar ne è praticamente una versione liquida e frizzante.
Queste sono pubblicità molto a tono con l’umorismo scozzese (un po’ più asciutto e “dark” del classico British Humour. E che spesso cade nel politicamente scorretto. Non è per i deboli di cuore).
Se vuoi vedere alcune delle pubblicità passate, ci sono delle chicche mica male nello showreel qui sotto (sono circa 20 minuti, non è da fare in maratona ma da gustarsi ogni tanto, come uno snack!)
Ora, a questo punto mi dirai: ma ti hanno almeno pagata per la pubblicità? No, non ci becco un quattrino da questo dispaccio.
Però mi è sembrato un modo carino per mostrare un po’ di spirito (per una volta, analcolico!) scozzese, raccolto in una lattina.
Consiglio della settimana ⚽
Come avrai intuito, non sono una grandissima fan di calcio.
Un po’ è che in Italia il calcio nei media te lo fanno andar giù per il gargarozzo come si fa con le oche da fois gras, è ovunque anche se non ne vuoi parlare. E un po’ per i risvolti tossici che purtroppo si porta con sé, da spettacolo che fa girare milioni e miliardi attorno al globo.
MA, così in Scozia come in Italia, è parte integrante della cultura locale, e a suo modo anche interessante a livello sociale. Il mio anno passato a lavorare da steward a Ibrox, Hampden e talvolta Celtic Park, è stato molto più positivo ed interessante di quanto mi aspettassi.
Inoltre nelle ultime settimane ci sono state tante notizie, belle e meno belle, in questo fine stagione.
Quindi, se vuoi seguire il calcio in Scozia, questo profilo è molto bello e chi vuole tenersi aggiornato sulle ultime di campionato può farlo (il profilo X è meglio per seguire gli ultimi updates, ma Musk non ci piace quindi metto il link al suo Instagram:)
Buona domenica e, come sempre,
Sláinte!
Irn Bru provata! Proprio a Glasgow, con te.
Mi trovo nella tua stessa posizione... Non mi dispiace. Ma non mi fa impazzire. Certamente non la odio.
Almeno una volta o due nella vita va provata. Vedo che si trova anche in e commerce... Non escludo un secondo assaggio!