Ciao e buona dome…oops, volevo dire lunedì!
Lo so, chiedo venia: questa newsletter è un giorno in ritardo. Ma così come in questo periodo le poste e quasi tutti gli altri servizi vanno a rilento, spero non me ne abbiate se anche la vostra ha avuto un pelo di contrattempi (in parole povere, ho lavorato fino a ieri e oggi inizia il mio ‘fine settimana!)
Spero che questi giorni ti siano stati lievi. Festa granda per gli amanti del gozzoviglio natalizio, e giornate pacifiche tra libri e altre cose piacevoli per chi ama un dicembre più tranquillo.
Quassù stiamo aspettando la neve per iniziare l’anno nuovo con un po’ di clima invernale vero e proprio, che un po’ mi è mancato nei giorni scorsi (ma solo un po’). Per il momento, grazie a una notte di pioggia ininterrotta, i prati a Nord di Elgin sono attraversabili solamente con stivali da pescatore o in kayak. Quindi si resta a casa, con varie letture natalizie.
Visto che siamo quasi al giro di boa che ci porterà al 2025, come è buona prassi, ci sono molte riflessioni che si sono messe in moto in questi giorni.
Quello alle nostre spalle è stato un anno agrodolce, con molte soddisfazioni e belle cose che sono iniziate (tra cui questa newsletter, che è diventato un appuntamento regolare che amo molto e che mi sprona per qualche ora a riprendere la penna in italiano), ma anche un anno di perdite, di nostalgia, e qualche rimpianto.
Ma per oggi, voglio essere ottimista e guardare al futuro e alle cose belle che accadranno. Vi parlo del Capodanno scozzese e di alcune belle cose da fare nel 2025, perché è anche bello pensare ai viaggi a venire.
A te che leggi, che negli scorsi mesi hai aperto queste lettere, commentato e condiviso, e seguito Dispacci nei suoi primi passi, un grazie dal profondo del cuore.
Bliadhna Mhath Ùr!
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Hogmanay: tra feste, balli e visite a mezzanotte
Tra due giorni, a Nord del vallo di Adriano non si festeggerà Capodanno, ma Hogmanay. Che sono la stessa cosa, ma la seconda suona più come un incantesimo all’orecchio. E, in fondo, un po’ di magia in più di un gozzoviglio ubriaco ce l’ha. Un gozzoviglio danzante.
Se c’è una cosa che della Scozia, mi ha stregata sin dal primo momento, è l’energia dirompente dei cèilidh, danze di gruppo al ritmo di musica tradizionale. Sembra un po’ un salto indietro nel tempo eppure c’è qualcosa di magnifico in questa tradizione che ancora oggi trova spazio nella vita moderna, nei pub e agli eventi più importanti del calendario scozzese. C’è un energia che si crea tra gruppi di amici o anche di sconosciuti, una complicità sottintesa che si spande insieme al canto dei violini.
(La danza preferita di molti è Orcadian Strip the Willow, dove ci si può lanciare a vicenda in mezzo alla stanza, in quello che diventa una sorta di braccio di ferro danzante)
Il cèilidh è uno dei modi in cui in Scozia si festeggia la fine dell’anno, o come abbiamo detto: Hogmanay. Le origini esatte di questo termine sono sconosciute (potrebbe essere un prestito dal Francese aguillanneuf che significa “il primo giorno dell’anno nuovo” o da altre lingue).
Una tradizione antica che in qualche modo continua ancora oggi è quella del first footing, ovvero la prima visita dopo mezzanotte, che dovrebbe essere fatta da un estraneo alto e scuro di capelli (perché quelli chiari di capelli una volta erano i Vichinghi e visto le loro maniere a tavola e quando andavano a fare scorribande in giro per il mondo), il quale dovrebbe portare in dono carbone, pane di segale e sale.
Oggi il primo visitatore raramente è uno sconosciuto, più spesso è una consuetudine tra vicini o famigliari.
Anche qui ovviamente ci sono botti e fuochi d’artificio. Edimburgo è la città con la festa di Hogmanay più grande, con musica dal vivo ed eventi su Princes Street e attorno al centro nevralgico della città.
Se volete connettervi dal vivo con un capodanno molto Scozzese, quest’anno lo show di Hogmanay di BBC Alba (il canale in Gaelico) verrà trasmesso in diretta (anche sul canale Radio nan Gàidheal) da Nairn, una cittadina a est di Inverness.
*Ricordate che qui siamo un’ora indietro quindi potete fare un doppio capodanno se avete voglia!
Buoni propositi per l’anno nuovo
Sono dell’idea che si, alle volte i buoni propositi possono essere eccessivi e futili, una tradizione un po’ forzata, in cui spesso si segnano obiettivi impossibili o a volte anche nocivi.
Ma sono anche un modo per darci una nuova direzione se ci sentiamo un po’ persi, o anche sono non del tutto contenti con vari aspetti della nostra vita.
Quest’anno le mie speranze sono soprattutto legate a nuovi luoghi da vedere ed eventi a cui partecipare, e un po’ di piccoli cambiamenti e cose da migliorare.
Partecipare al Burning of the Clavie, a Burghead (11 Gennaio)
In Scozia sopravvivono ancora diverse parate e processioni legate al fuoco: l’Up Helly Aa delle Shetland è forse l’evento più famoso e pittoresco.
Da diversi anni ormai mi propongo però di andare a quello, molto più vicino, del Burning of the Clavie di Burghead (un villaggio sulla costa tra Inverness e Elgin), per poi dimenticarmene ogni volta perché è in mezzo a eventi più di nota e perchè chiedo al mio ragazzo di ricordarmelo dato che è dietro casa sua, e ogni anno anche lui si dimentica di dirmelo.
La cerimonia è una tradizione antica che si celebra da secoli per festeggiare l’anno nuovo (si fa l’11 Gennaio da quando il Regno Unito è passato al nuovo calendario nel 1750). Consiste nel far bruciare delle doghe in una botte che viene fatta girare in processione per il paese, che viene poi portata su una collina e lasciata a bruciare fino a che non si estingue. Portarsi a casa un pezzo del clavie dovrebbe portare buona fortuna.
Festeggiare Burns Night (25 Gennaio)
Burns night è una festa tutta Scozzese, che è molto più sentita della festa nazionale di St Andrea a Novembre.
Questa data cade il 25 gennaio, ovvero la data di nascita del bardo nazionale Robert Burns.
Per tradizione si mangiano haggis, neeps, and tatties (haggis, un tipo di rapa e patate, di solito fatte a purè) e accompagnate con una salsa al whisky.
Il momento più importante della serata è la recitazione dell’ode all’Haggis, che di solito viene fatta da una persona che sa parlare bene e che poi taglierà l’haggis, un po’ stile tacchino del ringraziamento per gli americani.
Si beve whisky, si raccontano storie, ascolta e balla musica folk ma soprattutto è un’occasione per celebrare la tradizione culturale scozzese.
Perché cade a pochi giorni dal mio compleanno di solito fatico a fare una doppia festa, ma quest’anno dovremmo, riuscire a fare una bella serata con il mio club di rugby quindi sono contenta che qualcun altro pensi all’organizzazione e tutto ciò che mi si richiede è essere lì con un bicchiere di whisky in mano.
Partecipare a più festival ed eventi
Quest’anno è stato molto sottotono in quanto attività extracurricolari.
Mi piacerebbe poter partecipare ad alcuni festival musicali vicino ad Inverness (The Gathering è uno che di solito è molto bello) e vorrei partecipare seriamente al Nairn Book & Arts Festival che quest’anno purtroppo mi sono persa. E perché no, farmi un giro all’Edinburgh International Book Festival che ha sempre una line up di eventi incredibile.
E poi andare a vedere la Scozia e l’Italia giocare una partita della coppa del mondo di rugby femminile, che è in Inghilterra purtroppo ma più vicina sicuramente della scorsa che è stata giocata in Nuova Zelanda.
Ritorno alle colline
Ecco, se c’è una cosa che tra cane un po’ difficile, partner che odia camminare e lavoro ho abbandonato è la scoperta di colline e lunghe camminate in mezzo alla natura. Vorrei tornare a stare nel verde più regolarmente, e magari fare una gita o due in campeggio - oppure provare a pernottare in un bothy per la prima volta.
Ritornare un po’ a quel viaggiare lento, un po’ più selvaggio e alla buona, con il minimo indispensabile appresso. Leggerezza e ritrovarmi in quelle oasi di pace che le Highlands regalano.
(se anche tu vuoi visitare le colline Scozzesi, WalkHighlands è il sito migliore per trovare un sentiero adatto).
Leggere tanto, leggere diverso
Mi trovo spesso a leggere letteratura in inglese, perché è più facilmente reperibile, perché costa meno…insomma varie ed eventuali ragioni. Ma sento anche che la mia mente si impigrisce molto a leggere solo in inglese e quando devo tornare all’italiano o ad altre lingue, sono rallentata assai. Ed è molto meno stimolante in generale che avere più stili e punti di vista a disposizione.
Quindi nel 2025 voglio soprattutto leggere libri in lingue diverse dall’inglese e più non fiction.
Dispacci: un po’ meno, un po’ meglio
Dispacci è un progetto che mi ha portato tanto e che sono contentissima di avere iniziato.
Quest’anno vorrei espandere questa newsletter, dedicarvi più tempo e scrivere un po’ meglio, meno di fretta: quindi, nel 2025, i dispacci arriveranno ogni due settimane anziché una a settimana, ma l’idea è quella che un po’ meno in quantità migliorerà la qualità degli scritti.
E vorrei espandere i temi trattati nel prossimo anno: se hai idee, curiosità e suggerimenti, scrivimi tramite i link qui sotto!
Scozia nel 2025: note di interesse per visitatori nuovi e meno nuovi
Come alternativa alla sezione consigli, oggi porto la tua attenzione su alcune cose che apriranno l’anno prossimo e che vale la pena di tenere d’occhio!
🏰 Inverness Castle
Ve ne ho parlato in alcune newsletter precedenti ed è un grande cambiamento per l’industria turistica ad Inverness e dintorni. Se passate di qui quest’estate, guardate se il castello è finalmente aperto!
🏚️ Boleskine House (Loch Ness)
Boleskine House è una villa-rudere vicino a Loch Ness che in passato è appartenuta all’esoterista Aleister Crowley e al chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page.
Ha anche una storia importante alle spalle e un’associazione si sta occupando di restaurarla e recuperare l’edificio distrutto da vari incendi.
Dovrebbe aprire al pubblico l’anno prossimo quindi anche questa è una meta particolare da non perdere.
🏄 Lost Shore Surf Resort (Edimburgo)
Il primo centro di surf nell’entroterra in Europa ha appena aperto. Una cosa molto bella ma ragazzi, io ho sempre sentito che le onde migliori si prendono a Thurso da queste parti (se riuscite a reggere il freddo!)
Per oggi, e per quest’anno, è tutto! Grazie di avermi fatto compagnia, che il 2025 ti porti tutto ciò che desideri.
E, come sempre,
Sláinte!
Possa il nuovo anno portarti tutto ciò che desideri ❤