Buona domenica e saluti dalle “torride” (20 gradi tondi tondi) terre alte,
Come hai passato il tuo weekend?
Questo è uno dei fine settimana più caotici da queste parti: l’ultimo weekend di luglio infatti vicino al villaggio di Beauly (circa a 15 minuti da Inverness), visitatori da ogni dove si ritrovano per creare la seconda cittadina più popolosa delle Highlands, per un weekend.
Belladrum è il festival musicale più grande della regione e uno dei più popolari nella regione. Tre giorni di musica in mezzo al verde e ai bellissimi scenari a ovest di Inverness. Ci sono andata l’estate in cui mi sono trasferita qui, è un party per tutti gli amanti della musica nelle Highlands (diciamo che non abbiamo la quantità di grandi eventi che ci sono nelle città), e l’atmosfera è meravigliosa: leggera, rilassata, con un tocco un po’ hippy (che è necessario visto le code in macchina per entrare e uscire).
Quando si parla di un villaggio dove si conoscono tutti: anche se sei qui da una settimana, è assicurato trovare almeno una persona che conosci dietro la zona tende, davanti a uno dei diversi palcoscenici o al bar.
Ogni anno il festival cresce e quest’anno si sono celebrati i 20 anni dalla prima edizione.
Se amate la musica e siete da queste parti, sicuramente è un’esperienza divertente (se un po’ costosa, ma quale festival nel Regno Unito è più a buon mercato?) tenete le antenne rizzate per le lineup dell’anno prossimo; quest’anno gli headliners erano le Sugababes, Deacon Blue, James Arthur e Sophie Ellis-Bextor (per i fan del Murder on The Dance Floor revival).
Quest’anno io non sono andata (sto invecchiando e devo prendere le folle a dosi centellinate), ma per fortuna il ridente paese di Nairn (che alcuni vogliono essere la più veloce della Scozia - leggete il nome con accento Bolognese e vi sarà chiaro il collegamento) offriva una valida alternativa: il Nairn Show.
Lo Show è uno dei due eventi principali del calendario di Nairn (dopo gli Highland Games ad Agosto per importanza) ed è un piccolo grande evento espositivo per la comunità di agricoltori e contadini della zona.
Competizioni di bestiame (a livello qualitativo - niente lotte di galli), ortaggi e frutta a vario titolo, trattori e macchinari di ogni forma e epoca, cavalli di ogni forma e misura (dagli statueschi Clydesdale agli Shetland Pony), prodotti locali in vendita e tanto tanto cibo.
Chiedo scusa a chiunque abbia una conoscenza di base o esprienza nel settore: ho abitato per la maggior parte della mia vita in città e sono la classica persona che salta di gioia se si può avvicinare a una mucca. Però parliamone, le Highland cows sono così pelose e carine! Eccone un paio per prova: un piccoletto (la cui mamma ha quasi scornato una passante che stava facendo le foto troppo da vicino al piccolo) e una un po’ più cresciuta.
È una sorta di sagra, solo con più mucche e meno salamelle (ma la carne di Angus c’è, e anche la pizza e qualche altra cosina sfiziosa per chi è vegetariano).
La signora non è stata la sola vittima della giornata: il mio ragazzo (che è abbastanza abituato a stare in giro a animali da fattoria) si è beccato un morsetto da un cavallo (che aveva appena sopportato un bambino urlante a distanza troppo ravvicinata) un po’ irritato. Capito l’antifona, siamo andati a prenderci una pizza (non ci crederete, ma qui ci sono una serie di pizzaioli itineranti con forno a legna che fanno ottime pizze, se un po’ care), e a guardare l’esibizione dei Clydesdales (che sono dei cavalli da tiro che quando ti passano davanti in gruppo la mozzarella trema. Se hai una fetta di margherita in mano).
È una bella festa per la famiglia e per chi come me non capisce un cavolo di animali da fattoria, di vederli da vicino e imparare di più sul loro conto.
Ovviamente è un evento con un po’ di sentimenti contrastanti: diversi animali sono ristretti in piccole recinzioni (anche se hanno acqua e ombra se diventa troppo caldo) e con un sacco di gente che viene e li tocca senza chiedere il permesso. Deve essere uno stress non insignificante. Di positivo c’è che questa parte della Scozia la maggior parte degli animali sono ben curati, per cultura e per legge e hanno ampi spazi dove muoversi per la maggior parte dell’anno. In più la maggior parte dei visitatori sembra avere il buon senso di non fare troppe carezze non richieste ad animali che non ne hanno alcuna voglia, anche senza il tatuaggio di una dentatura su un braccio.
Una parte interessante sono ortaggi e vegetali raccolti: da italiana la maggior parte dell’anno soffro un po’ perchè per questioni di clima non c’è la stessa varietà offerta che troviamo dai nostri fruttivendoli. Almeno, non prodotti coltivati in loco. Quindi un evento di questo tipo è un’ottima occasione per segnarsi i nomi delle fattorie della zona, e visitarle appena possibile per far rifornimento. E per capire meglio quali verdure siano di stagione (non so se l’ho detto ma gli asparagi scozzesi sono molto rinomati!).
Quindi, se siete da queste parti a luglio e a vete voglia di musica o mucche, date un’occhiata a questi eventi, e buttatevi nella bellissima marmaglia locale per trovarne il vero sapore! (ovviamente whisky ovunque visto che le distillerie locali sono tra i maggiori sponsor di questi eventi!)
Un broccolante saluto e buona serata :)
Slàinte Mhaith!
Federica