Buona domenica carissim*,
Dicembre e arrivato e, con esso le necessarie visite pre-natalizie in famiglia, quindi gran paarte di questa newsletter è stata redatta in viaggio tra Inverness, Amsterdam e Milano.
Come sempre prima delle vacanze, questa è stata una settimana di fuoco per far rientrare il lavoro di due settimane e passa in quattro giorni, e quindi via di straordinari. Ma tra le cose di cui ho dovuto scrivere questa settimana ci sono whisky, cibo greco e progetti di svulippo quindi non ci lamentiamo.
Ieri in Scozia si festeggiava St Andrew, il Santo Patrono del paese. A quanto pare è giornata di ferie per molti, anche se non è obbligatorio osservare questa festività e quindi a me non è mai uscito un giorno in più a casa, ma tant’è. La croce obliqua che si trova sulla bandiera Scozzese è nota come croce di St Andrea - “saltire” in inglese - e in giorni come ieri la si vede sventolare di più. In realtà non è un’occasione particolarmente sentita, sicuramente troverete più eventi e feste per Burn’s Night (a gennaio).
Una nota dolce per iniziare: atterrerò a Milano avendo già mangiato un panetun artigianale (una caffetteria-panificio gestita da una coppia Messican-Scozzese e il panettiere è una bomba, e da qualche anno sotto Natale fanno il loro panettone e devo dire che è buono assai!)
Ciò detto, è stata una settimana interessante in cui ho partecipato a un paio di eventi legati a vari progetti di sviluppo per Inverness, Nairn e le Highlands. Altre notizie meno buone (tra cui la chiusura dell’unico ufficio postale rimasto ad Inverness) mi ha fatto venire lo sghiribizzo di parlarvi un po’ di quegli aspetti di vita reale che sono ben lontani dalle meravigliose visioni da cartolina che ci richiama la parola Highlands (e settimana prossima guarderemo alle soluzioni che si stanno cercando di apportare a questi problemi, sennò veniva fuori un dispaccio biblico!)
Pronti, partenza, via!
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Lontano dal paradiso
Vivere nelle Highlands a molti potrebbe sembrare un sogno (soprattutto a chi non ama folle o altre persone in generale). Vasti spazi incontaminati (più o meno), viste stupende, aria pulita, cornamuse, un sistema più meritocratico ed egualitario, i cerbiatti e le balene che ti fanno ciao…
Si, c’è tanto di cui essere grati per vivere in questa parte del mondo.
Ma, e questo è un Ma abbastanza grosso, questo paradiso non è un paradiso, e chi ci vive deve fare i conti con tanti problemi.
Scollegamenti stradali
Guidare tra le remote strade delle Highlands è un piacere per chiunque si diverta anche solo un poco a guidare. Perché è meraviglioso andare in giro per questi luoghi in cui il cemento è di fatto ridotto al minimo. Questo però ovviamente crea problemi a chi nelle Highlands ci vive e deve accedere a servizi di prima necessità. Per raggiungere un ospedale, andare a fare la spesa, ricevere posta, questa mancanza di infrastrutture si fa sentire.
Per fare un esempio - molte ditte non spediscono nelle Highlands o fanno pagare prezzi più cari in quanto non considerate Mainland UK - ovvero trattano la regione come se fossero parte delle isole.
In questa regione caratterizzata da molte comunità rurali, spesso si deve fare affidamento a strade a corsia singola.
Durante l'alta stagione turistica, il traffico extra (e, talvolta, chi non è abituato a guidare su queste strade) rende sicuramente la vita più complicata.
Sul lato dei trasporti pubblici, la mancanza di investimenti non è da meno.
La rete degli autobus è estremamente limitata e in una situazione vicina al monopolio da parte di un'unica azienda privata, Stagecoach che però non riesce a provvedere servizi su cui i residenti possono fare affidamento.
Questo è particolarmente evidente in città: ad Inverness i servizi più frequenti passano circa ogni mezz'ora, difficilmente ci sono corse che partono dopo le sette di sera, le cancellazioni sono molto frequenti e in alcuni periodi superano le 50 al giorno, sia annunciate che all'ultimo minuto.
I biglietti sono molto cari per un servizio su cui non si può fare affidamento. In una città che aspira a crescere, questo non è sostenibile.
I treni che, nonostante tutto, raggiungono anche località abbastanza remote, anch’essi spesso sono soggetti a cancellazioni di massa.
Durante un'ondata di maltempo l'inverno scorso, Inverness e tutte le Highlands sono state completamente tgliate fuori dai collegamenti ferroviari per più di tre giorni.
Sanità rudi-mentale
La Brexit e il Covid hanno messo il sistema sanitario nel Regno Unito in generale in ginocchio.
Liste di attesa di anni anche per condizioni gravi, mancanza di personale e taagli ai fondi hanno messo il sistema in ginocchio.
Ma, se nelle città uno può anche optare per il privato, così non è nelle terre alte.
Chi ha bisogno di trattamenti urgenti e se lo può permettere si deve fare dalle due emmezza alle tre ore di macchina (molto di più se si devono muovere sui mezzi) per visite, diagnosi, trattamenti.
Il problema si ingigantisce se si considera che c'è un solo ospedale di buone dimensioni in tutta la regione.
Esistono alcune strutture ospedaliere comunitarie ma il grosso del lavoro viene fatto al Raigmore Hospital di Inverness.
Per il trattamento di tumori al seno, la lista di attesa al momento è di sedici settimane. La situazione dal Covid sta solo peggiorando.
L'accesso a supporto socio sanitario nelle comunità rurali è molto difficile, continui tagli e una progressiva centralizzazione di questi servizi hanno lasciato aree con supporto magro o non esistente.
L'isolamento porta anche alti tassi di suicidio, che qui nelle Highlands è tra i più alti di Scozia.
Sulla mancanza di personale qui incide anche il fatto che nelle Highlands c'è una crisi abitativa non indifferente.
Un tetto sopra la testa
Vivere nel verde e nella natura è stupendo, ma il mercato immobiliare in questo senso privilegia chi privilegiato lo è già.
Le case sono poche e quelle che ci sono spesso comprate da chi ne ha già diverse, trasformate in alloggi per turisti o spesso usate come seconde case che rimangono vuote per la maggior parte dell'anno.
Nel frattempo, chi ne ha bisogno non trova una casa o non può permettersi i prezzi lievitati a sproposito negli ultimi anni.
Nel Cairngorms National Park recentemente sono state imposte limitazioni sulle seconde case e sugli AirBnb e simili iniziative per arginare il problema.
Scaldare la casa costa troppo
Le Highlands sono in Scozia la regione che produce più energia rinnovabile del Regno Unito. Col vento dell'ostrega che tira (se siete stati da queste parti aavrete notato la quantità di pale eoliche, tale da poter far impazzire Don Chisciotte) e le sue risorse idriche,
Però è una delle regioni più fredde e quella dove gas e elettrcità costano di più. E in case fredde in un clima umido, la gente si ammala e va ad incidere ancora di più sui ritardi della sanità.
In tutto questo, quest’anno Highland Council (una via di mezzo tra regione e comune) è stato quest'anno classificato come la peggiore autorità locale in Scozia.
Consiglio della settimana
Oggi, per chi mastica l’inglese e ama storia e materiale da archivio, vi presento Learn witth Lorna!
Questo è un bellissimo canale YouTube nato durante la pandemia, un modo per raggiungere chi stava a casa e aveva voglia di scoprire storie dalle Highlands imparando dagli archivi.
Lorna, che lavora all’Highland Archive Centre, in ogni episodio tratta vari temi e curiosità partendo dalle loro collezioni.
Quindi se volete fare un deep dive nella storia della regione, cliccate play!
Buona domenica e, come sempre,
Sláinte!